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Come agire in caso di opposizione a una richiesta di archiviazione

Ricevere notizia che il Pubblico Ministero ha richiesto l’archiviazione di una denuncia può lasciare un senso di frustrazione, soprattutto per chi ha subito un danno o si è sentito vittima di un’ingiustizia. Tuttavia, la richiesta di archiviazione non è una condanna all’inattività, né equivale a una sconfitta: esistono strumenti legali per opporsi e chiedere che le indagini proseguano. Vediamo come funziona l’opposizione all’archiviazione e quali sono i passi fondamentali da compiere.

Cosa significa una richiesta di archiviazione

Quando il Pubblico Ministero, al termine delle indagini preliminari, ritiene che non vi siano elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio, può presentare al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) una richiesta di archiviazione.

Le motivazioni possono essere diverse:

  • fatto non sussistente o non previsto dalla legge come reato
  • mancanza di prove sufficienti per identificare il colpevole
  • irrilevanza penale del comportamento denunciato

Questo non significa, però, che il fatto non sia accaduto o che il danno non esista. In molti casi, l'opposizione motivata da parte della persona offesa può riaprire il procedimento.

Chi può opporsi e in quali tempi

L’opposizione alla richiesta di archiviazione può essere presentata esclusivamente dalla persona offesa dal reato, entro 20 giorni dalla notifica della richiesta.

È fondamentale agire tempestivamente e con il supporto di un avvocato esperto in diritto penale, che sappia redigere un atto di opposizione solido, fondato su elementi nuovi o su una diversa interpretazione delle prove già acquisite.

Come si presenta l’opposizione

L’opposizione deve essere scritta e indirizzata al Giudice per le Indagini Preliminari (GIP). Il contenuto deve essere chiaro, argomentato e strutturato in modo convincente. In particolare, l’atto deve:

  • indicare perché si ritiene ingiustificata l’archiviazione
  • sollecitare nuove indagini, come l’assunzione di testimonianze, perizie, acquisizione di documenti
  • evidenziare eventuali errori o omissioni compiuti dal Pubblico Ministero durante le indagini

Il giudice, ricevuta l’opposizione, può accoglierla e disporre ulteriori accertamenti oppure fissare un’udienza camerale, durante la quale le parti esporranno le proprie ragioni.

Il ruolo dell’avvocato nella strategia difensiva

Un’opposizione all’archiviazione non è un semplice atto formale, ma un passaggio delicato che può riaprire la strada verso un processo penale. È quindi essenziale affidarsi a un professionista che conosca a fondo la materia e sappia:

  • analizzare gli atti delle indagini con occhio critico
  • individuare i punti deboli della ricostruzione del PM
  • costruire una strategia legale efficace e personalizzata

Lo Studio Legale dell’Avvocato Davide Cornalba, grazie alla sua esperienza nei procedimenti penali connessi a fatti civili (come lesioni personali, malasanità, sinistri stradali o mobbing), offre un’assistenza completa e mirata in questi casi.

Una richiesta di archiviazione non deve essere accettata passivamente. Se ritieni che la tua denuncia sia stata trattata con superficialità o che il reato subito meriti un approfondimento, hai il diritto di opporti. Con il supporto legale giusto, puoi difendere i tuoi diritti e chiedere che venga fatta piena luce sui fatti. Non lasciar cadere la tua voce: fai valere la tua verità, anche davanti a un’archiviazione.

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